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Savona, 13 ottobre 2023 – In occasione della presentazione degli appuntamenti savonesi delle Giornate FAI d'Autunno il Comune di Savona ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di COMUNE SOSTENITORE FAI per aver supportato e condiviso gli obiettivi culturali della Fondazione, promuovendo numerose iniziative, portate avanti sia dalla Delegazione FAI che dal Gruppo FAI Giovani di Savona.

 

Ad annunciarlo sono stati la presidente della delegazione di Savona, Giovanna Chiera, e il rappresentante del Gruppo FAI Giovani, Giovanni Borrello, che hanno consegnato il riconoscimento a Marco Russo, sindaco di Savona, e a Nicoletta Negro, Assessore alla Cultura, sottolineando che in tutta Italia i Comuni sostenitori, cioè quelli che abbracciano la filosofia del FAI nel divulgare, proteggere e valorizzare il patromionio, sono solo 59, due in Liguria (l'altro è Albisola Superiore), dunque un fatto non scontato.

La notizia è stata poi ufficializzata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Pinacoteca Civica, una delle 3 location delle visite guidate delle Giornate FAI d'Autunno, il 14 e 15 ottobre.

 

Siamo molto orgogliosi di questo riconoscimento – ha commentato l'Assessore Negroil FAI è una realtà preziosa e molto presente a Savona e noi volentieri li coinvolgiamo nelle tante iniziative che organizziamo sul territorio. Abbiamo lavorato spesso insieme per progettare o promuovere attività di divulgazione del nostro meraviglioso patrimonio. La nostra filosofia coincide con quella della Fondazione: far scoprire Savona prima di tutto ai savonesi, solo così diventeranno ambasciatori delle meraviglie del nostro territorio. E' un concetto in cui crediamo tantissimo, che lega turismo e cultura e che ci guida fin dall'inizio del nostro mandato. La collaborazione con il FAI non solo continuerà, ma diventerà ancora più intensa nel prossimo futuro, ad esempio, coinvolgeremo sia la delegazione di Savona sia il Gruppo FAI Giovani in importanti progettazioni. La candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura ci aspetta”.

 

 

Il Comune di Savona diventa il nostro iscritto più importante – ha detto la presidente Chiera – Il riconoscimento che abbiamo voluto conferire è frutto di una collaborazione intensa con questa amministrazione”. Il FAI, infatti, ha collaborato con il Comune ai trekking urbani (le visite alle casse processionali, al waterfront, alle architetture del centro cittadino), ha introdotto i film d'arte al Film Studio del circuito Nexxo, collaborato con il Festival Connexxion, condotto visite guidate all'interno del Teatro Chiabrera in occasione delle Giornate FAI d'Autunno dello scorso anno. “L'entusiasmo di questa amministrazione – continua Chiera - ci ha colpiti, così come l'idea che questo Comune abbracci gli intenti del FAI: far riscoprire beni che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi consapevoli che la conoscenza fa sì che le persone si innamorino del patrimonio della propria città, ne diventino orgogliose e si impegnino a proteggerlo”.

 

Giovanni Borrello ha poi illustrato la filosofia dei tre appuntamenti Savonesi: “Useremo una narrativa alternativa per far riscoprire, per coinvolgere, per interessare parlando, ad esempio, della quotidianità vissuta da Papa Pio VII negli appartamenti che lo ospitarono durante il suo esilio; andremo alla scoperta della chiesa di Sant'Andrea e faremo un bellissimo viaggio nella vita di Milena Milani”.

 

 

Ecco le tre visite guidate che il Gruppo FAI Giovani e la delegazione FAI di Savona organizzano, grazie all'impegno e all'importante contributi di tanti volontari, nel weekend del 14 e 15 ottobre.


HANNO ARRESTATO IL PAPA!

 

Il complesso monumentale del Duomo di Savona è testimonianza del ricco contesto culturale e urbano di Savona, luogo di culto ma anche centro culturale e artistico. Si visiteranno gli appartamenti privati del vescovo di Savona che furono il rifugio di papa Pio VII durante il suo esilio dal 1809 al 1812, soggetto a severa sorveglianza da parte di Napoleone.

Non tutte le prigioni sono cubicoli angusti e maleodoranti. Quella che ospitò papa Pio VII in esilio a Savona aveva damaschi alle pareti e letto a baldacchino, ma era pur sempre una prigione. E di massima sicurezza!

Non bisogna lasciarsi ingannare dall’alone di rispettabilità: dietro ogni parete c’erano occhi che spiavano e orecchie che carpivano ogni segreto. La devozione era vista con sospetto, gli omaggi dei fedeli accuratamente vagliati, perfino un segno della croce poteva essere interpretato come un atto potenzialmente sedizioso. Il Santo Padre non era un semplice detenuto politico: era un grosso problema per Napoleone. Il “Corso fatal” desiderava piegarlo al suo volere e al suo potere – umiliandolo, relegandolo a ruolo di comparsa in una messinscena sacrilega dove solo lui, l’Imperatore, deteneva il ruolo di attore indiscusso – pretendendo ubbidienza e minacciando un oblio delle coscienze più inquietante della follia che trasformò la Francia in un lago di sangue negli anni del terrore.

Come visse quegli anni di prigionia? Che rapporti c’erano con la piccola Savona assediata dalle truppe napoleoniche? Che cosa è rimasto nella tradizione popolare di quell’evento così singolare?

La risposta a queste domande sta proprio in quelle stanze che furono, nell’Europa di inizio XIX secolo, uno dei luoghi più presidiati dell’Impero napoleonico.

 

ORARI 10:00 – 17:00 SABATO/DOMENICA

Solitamente aperto nei fine settimana. È accessibile ai disabili. (Per partecipare alle visite occorre registrarsi il giorno stesso della visita all’orario interessato presso i banchetti presenti in piazza del Duomo. Dovendo rispettare gli orari di chiusura dei beni i posti saranno ad esaurimento)

 

 

 

PER VOLERE DI SUA SANTITÀ – I segreti di Sant'Andrea, la chiesa dei Gesuiti

 

Un percorso inedito alla scoperta dei Gesuiti a Savona e dei loro tesori. La visita è riservata ai soci FAI, registrazione in piazza Duomo.

 

ORARI: 10:30 – 11.30 / 14:30 – 16:30 SABATO/DOMENICA

La chiesa è solitamente aperta come edificio religioso; il percorso di visita non è accessibile ai disabili.

 

 

 

MILENA, L'ARTE DI VIVERE

 

Milena Milani è stata un’artista a tutto tondo: dalla poesia alla cronaca nera, dalla narrativa alla pittura. Da Savona a Roma, passando per Venezia e Cortina, la sua arguzia e la sua vis polemica ha allietato artisti, pubblico e salotti che contano. Una donna contro, una donna libera. Nel volerla ricordare a 10 anni dalla scomparsa – e a 20 dalla nascita della Fondazione che raccoglie la sua testimonianza intellettuale – abbiamo scelto di raccontare la sua lunga parabola umana ed artistica traendo spunto da alcuni capolavori presenti nella Pinacoteca Civica di Palazzo Gavotti. Ecco così che gli iconici “tagli” di Fontana evocheranno quell’irripetibile stagione di avanguardie che aveva in Pozzo Garitta il suo fulcro, i Magritte e i Picasso il vivace dopoguerra milanese che brulicava di attività tra le macerie di Brera, i ritratti che molti amici “di grido” le hanno regalato della quotidianità dell’essere stata un’intellettuale scomoda. Perché in fondo raccontare Milena Milani significa anche parlare di come sia stata trattata dalla censura e dalle autorità, in un’epoca in cui parlare di libertà della donna voleva dire trattare di questioni scomode: divorzio, aborto, sessualità, patriarcato.

La visita che vi proponiamo sarà quindi non solo un viaggio alla scoperta dei capolavori di arte contemporanea provenienti dalla collezione Milani/Cardazzo, ma un’immersione nella vita di una donna “scandalosa”, un’artista eclettica, un’intellettuale dalla penna tagliente in grado di trafiggere la realtà con la stessa dirompenza con la quale l’amico Lucio Fontana fendeva la tela per rivendicare una libertà che altri non credevano di poter raggiungere.

 

È parte della Pinacoteca di Savona (presso Palazzo Gavotti) quindi è visitabile in orario di apertura della struttura ed è accessibile ai disabili.

 

ORARI: 10:30/11:30 14:30/16:30 (quattro turni). Per partecipare alle visite occorre registrarsi il giorno stesso della visita all’orario interessato presso i banchetti presenti in piazza del Duomo. Dovendo rispettare gli orari di chiusura dei beni i posti saranno ad esaurimento.

 

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