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Il Regolamento dei beni comuni

Il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, comunque denominato, è un atto normativo, che mette al centro la disciplina delle forme di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione, finalizzate alla cura, alla rigenerazione e alla gestione condivisa dei beni comuni, siano essi materiali ovvero beni immateriali.

Le attività poi trovano concretamente realizzazione attraverso la stipula dei Patti di collaborazione.

In altri termini il Regolamento ha ad oggetto la disciplina di un modello organizzativo di Amministrazione condivisa, il quale consente a tutti i cittadini attivi, singoli o associati, e all’Amministrazione di svolgere attività di interesse generale su un piano paritario.

Si tratta di uno strumento giuridico innovativo non soltanto in relazione ai contenuti che veicola, ma anche con riferimento ad aspetti di natura più propriamente giuridica.

Il Regolamento oltre a favorire forme di democrazia partecipativa, da affiancare a quelle più note e tradizionali di democrazia rappresentativa e di democrazia diretta, attua i principi di autonomia regolamentare e, soprattutto, sussidiarietà orizzontale, senza la necessaria e usuale intermediazione legislativa, garantendo, altresì, da un lato la rapidità nell’iter di approvazione, dall’altro l’adattabilità rispetto alle peculiarità territoriali ed infine la facilità nell’eventuale fase di modificazione.

Anche per queste ragioni, i Regolamenti per l’Amministrazione condivisa hanno trovato, a partire dalla prima sperimentazione “pilota” del Comune di Bologna, venuta alla luce il 22 febbraio del 2014, un rapido ed apprezzabile sviluppo su tutto il territorio nazionale.

 

regolamento dei beni comuni  
Documenti
  • 22 Novembre 2022
     
     
     
     

 

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