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Savona, venerdì 22 marzo 2024 – Questa mattina in Comune a Savona è stata illustrata l'intesa di massima raggiunta tra Amministrazione e soggetto privato sulla riqualificazione dei cantieri Solimano, presenti il sindaco Marco Russo; l'Assessore all'Urbanistica, Ilaria Becco; l'imprenditore Franco Fresia, proprietario dall'area e l'architetto Gianluca Peluffo che curerà un progetto di riqualificazione che prevede la realizzazione di residenze, un grande parco pubblico di connessione tra via Nizza e il mare, parcheggi, spazi per l'università e il tratto di passeggiata in corrispondenza dell'area.

 

Siamo molto soddisfatti dell'intesa – ha detto il sindaco Russo – perché fin dall'inizio del mandato ci siamo posti l'obiettivo di sbloccare le questioni urbanistiche più annose della città. Tra queste, sicuramente, c'erano i cantieri Solimano. Ci siamo quindi messi da subito in dialogo con la proprietà per trovare una soluzione, sapendo che lo sblocco di questa operazione avrebbe comportato diverse ricadute positive: riqualificare e rigenerare un luogo degradato molto visibile e impattante perché affacciato sul mare; mettere un altro tassello nella valorizzazione del fronte mare del nostro arenile;completare la passeggiata e mettere in sicurezza i rii”.

 

Ora – spiega l'Assessore all'Urbanistica Ilaria Becco - si apre una fase di progettazione di dettaglio in cui c'è spazio per valutare e approfondire i singoli elementi architettonici e paesaggistici che porterà alla presentazione di un PUO, Piano Urbanisico Operativo, come previsto dal piano urbanistico”.

 

L'Amministrazione ha sottolineato anche che l'intesa raggiunge un duplice interesse pubblico: ridurre il consumo del suolo sia rispetto alla situazione esistente sia rispetto alle previsioni del Puc e aprire la vista del mare su via Nizza.

Inoltre l'intervento consentirà di creare continuità nella passeggiata a mare, realizzando a carico del privato il tratto corrispondente agli ex cantieri Solimano e, inoltre, la messa in sicurezza idraulica del rio Molinero e del rio San Cristoforo consentirà la riduzione del rischio idraulico in tutto l'abitato retrostante.

 

La proprietà si è detta disponibile ad applicare le previsioni del Puc, cioé a non presentare soluzioni che comportino l'aumento della superficie residenziale. Verrà chiesta una modifica contenuta alle altezze degli edifici che avranno un numero di piani non dissimile ai palazzi retrostanti. Grazie a questa soluzione il futuro complesso sviluppandosi solo da 2 edifici perpendicolari al mare (anziché 3 o più, come sarebbe consentito dal PUC) potrà garantire una massimizzazione degli spazi liberi a terra e un'ampia fruibilità pubblica.

 

La richiesta di poter aggiornare il PUC – ha spiegato infatti l'architetto Peluffo – da parte della proprietà rispetto all'altezza degli edifici, ha avuto lo scopo di poter liberare il suolo a terra: il piano terra degli edifici sarà infatti occupato dalle attività universitarie e da uno spazio per la ristorazione, aumentando il ruolo pubblico del parco, che sarà completamente aperto e permeabile alla città, con una grande qualità delle alberature e dello spazio disponibile”.

 

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