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Savona, 2 marzo 2024 - Savona avrà il suo Giardino dei Giusti: verrà inaugurato mercoledì 6 marzo presso i Giardini del Prolungamento, lungo la passeggiata Walter Tobagi alle ore 10.30. Sarà un luogo simbolico della città dedicato alla memoria di figure esemplari di resistenza morale di ogni parte della Terra. Il progetto è stato ideato da Libera Savona che, aderendo alla fondazione Gariwo (Garden of the Righteous Worldwide) di Milano, che riunisce in rete tutti i Giardini dei Giusti, ha voluto diffondere il messaggio dei Giusti dell’Umanità, persone comuni che, senza preoccuparsi delle conseguenze e dei rischi, in ogni angolo del mondo, hanno fatto scelte controcorrente per prevenire il male, contrastare l’indifferenza, difendere la vita, i diritti umani, le libertà.

La Cerimonia inaugurale sarà rivolta in particolare alle scuole aderenti al progetto, si terrà presso il Giardino dei Giusti alle 10.30. Interverranno il Sindaco di Savona Marco Russo, Alessandra Fenoglio per l’Ufficio Scolastico Provinciale, Benedetta Macripò per la Fondazione Gariwo e Don Luigi Ciotti. Si darà inoltre lettura dei nomi dei 30 Giusti scelti direttamente e liberamente dalle scuole e dalle associazioni, con le relative motivazioni. Alle 17, nella Sala Rossa del Comune avrà luogo un incontro per la cittadinanza sul tema dei Giusti con Don Luigi Ciotti e la partecipazione, per Gariwo, di Benedetta Macripò e dell’Europarlamentare Brando Benifei, promotore a livello europeo, per la Fondazione milanese, della Giornata dei Giusti. Il 6 marzo è la Giornata Internazionale dei Giusti, per questo si è scelta questa data.

Il progetto è stato realizzato grazie anche alla collaborazione del Comune che, al fine di realizzare il Giadino dei Giusti, ha stretto un patto di collaborazione ad hoc. Soddisfatti il sindaco Marco Russo e gli Assessori Elisa Di Padova e Gabriella Branca che, a nome dell'Amministrazione, dichiarano: “Il Giardino dei Giusti sarà un luogo di riflessione e di incontro, un luogo in cui sviluppare la cultura del Bene collettivo, perché gli orrori e le sofferenze nate dall'intolleranza, dalla sopraffazione e dall'ingiustizia non si ripetano più. Sarà il segno di una città che si ispira ai valori di giustizia e solidarietà, e valorizza i Testimoni che tengono vivi questi valori e indicano una strada che tutti noi dobbiamo percorrere. Questo è un presupposto fondamentale anche per il percorso di Capitale della Cultura, perché significa essere una città che coglie i valori fondamentali e li proietta nel futuro. Ringraziamo Libera che ci ha proposto questo progetto e ha coinvolto i ragazzi in una profonda esperienza di educazione civica e da mercoledì troverà concretezza in uno spazio pubblico, un luogo fisico nuovo e pieno di significato, in cui la nostra comunità potrà riconoscersi”.

“Come si evince dal nutrito elenco di collaboratori e sostenitori – è il commento di Dina Molino per Libera - si è trattato di un lavoro davvero corale e sinergico, che come un’onda che si è ingrandita poderosamente via via, ha abbracciato tutti, giungendo a regalare alla nostra città un luogo nuovo di riflessione, incontro e memoria del bene. La peculiarità di questo Giardini dei Giusti, è proprio questo essere frutto di una dimensione collaborativa importante e sentita, che ha unito Istituzioni, Scuole, Associazioni, mondo dell’impresa e cittadini: come dice il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti, è il NOI che vince, è la nostra città che vince e lascia un segno”.

“E' stato un privilegio e un grande piacere svolgere questo tema progettuale e regalare un apporto tecnico alla mia città e soprattutto ai suoi ragazzi e alle sue ragazze – è il commento dell'Architetto Ugo Destefanis che ha donato il progetto - Di questa opportunità devo ringraziare l'associazione Libera di Savona. Ho trovato tanto entusiasmo intorno a questa idea, al progetto e alla sua realizzazione. Intorno alla comune volontà di affermare in questo luogo la bellezza della generosità, della giustizia , dell'amore per la vita, si è formato un movimento di energie e di partecipazione sorprendente da parte di tutti i soggetti coinvolti a diverso titolo. Riguardo al progetto, pensare a un luogo di riflessione e di memoria viva è stato quello che mi sono posto come tema, la vita dei Giusti rappresentata in un cammino lungo il quale incontrarli e in qualche modo "lasciarsi cambiare". La presenza della grande catalpa, albero spoglio d'inverno e rigogliosamente florido d'estate è il cuore del giardino e il segno della vita che si rinnova nonostante tutto, intorno al quale tutto si svolge. Ho infine voluto introdurre un oggetto anche un po' ludico diventato il simbolo di questo luogo che è una 'tromba cattura suoni' per ascoltare la voce dei Giusti attraverso il vento e il mare e perchè no fare sentire la propria”.

 

Come definire un Giardino dei Giusti e in particolare quello di Savona?

I Giardini dei Giusti, nati grazie a Gariwo, si sono diffusi in tutto il mondo, spesso in aree storicamente simboliche, di crisi e conflitto, per ricordare che scegliendo il Bene si può fare la differenza, anche nei momenti più bui. In essi si celebrano i Giusti del mondo, si ricordano le loro vite, trasformandole in strumenti di educazione civile per la prevenzione all’odio e all’intolleranza. Sono luoghi in cui il presente incontra il passato, la Storia, sono luoghi di rinascita, di riflessione, luoghi che stimolano le coscienze alla responsabilità personale e sociale. A Savona il Giardino è realizzato come Percorso che si snoda intorno ad un grande albero (una catalpa, simbolo della vita che si rinnova ogni anno) e lungo il quale le steli in ferro corten riportano i nomi dei Giusti che sembrano simboleggiare il cammino dell’umanità. Nella notte il percorso dei Giusti è illuminato da luci con i colori dell’arcobaleno, i colori della pace... o forse sono i Giusti ad illuminare il nostro percorso nella notte. Un po' defilata, c’è anche una tromba, la “tromba cattura suoni” per ascoltare la voce dei Giusti nel rumore del vento e nel mare e, magari, diffondere il proprio canto. Libera per sua natura, diffonde la cultura dell'antimafia e mantiene viva la memoria delle vittime innocenti, trasformando il ricordo in impegno e responsabilità. Ha dunque, semplicemente, proposto un progetto che raccontasse la storia dei buoni, dei giusti e delle vittime, universalizzando il concetto perchè la memoria del bene è un potente strumento educativo che previene i crimini contro l'umanità.

La rete nata per il progetto

Per passare dall’ideazione alla realizzazione ci sono voluti più o meno tre anni. Sono stati coinvolte tutte le associazioni aderenti a Libera Savona (Acli, Agesci, Aned, Anpi, Anteas, Arci, Auser, Bottega della solidarietà di Savona, CGIL, Futura Infanzia, Legambiente Savona, NuovoFilmStudio, Progetto città, Sportello antiviolenza Alda Merini e Telefono donna Savona), il Comune di Savona, l’Ufficio Scolastico Provinciale e le Scuole di Savona e provincia di ogni ordine e grado (Istituti Comprensivi Savona 2, 3, 4, Vado Ligure, Millesimo, Carcare, Cairo Montenotte con Albenga 2 e Polizia Penitenziaria di Cairo M., Liceo Scientifico Grassi, Liceo Della Rovere, Liceo Chiabrera-Martini, I.T. Ferraris-Pancaldo, IIS Boselli-Alberti, ISS Mazzini-Da Vinci, Nuovo Polo Scolastico di Finale, ESE Ente Scuola Edile di Savona). Anche nella fase realizzativa Libera ha potuto contare su molte realtà e persone che hanno messo al servizio le proprie risorse e competenze con entusiasmo e disponibilità: l’Architetto Ugo Destefanis, oltre a donare il progetto ha curato la Direzione lavori, la Scuola Edile di Savona le opere edili e l’allestimento, l’ISS Mazzini - Da Vinci gli impianti elettrici, l’Isforcoop Savona la sistemazione del verde, inoltre fornitori e ditte artigiane hanno contribuito in modo essenziale fornendo opere o materiali. Il Lions Club Savona Torretta e la Fondazione De Mari hanno sostenuto economicamente il progetto e l’Associazione Anteas di Savona ha curato la gestione amministrativa e finanziaria in qualità di capofila.

 

GIUSTI ONORATI NEL GIARDINO DI SAVONA

Yusra Mardini Gino Bartali Iqbal Masih Rocco Chinnici Felicia Impastato Peppino Impastato Andrea Schivo Don Pino Puglisi Carlo Angela Homa Darabi Pio La Torre Denis Mukwege Berta Caceres Giorgio Perlasca Varian Mackey Fry Ada Rossi Mons. Andrea Ghetti Don Giuseppe Girotti Norma Parenti Pavel Aleksandrovic Florenskij Franco Basaglia Vian Dakhil Rigoberta Menchù Tum Placido Rizzotto Sonita Alzzadeh Chico Mendes Don Peppe Diana Libero Grassi Irena Sendler Don Lorenzo Milani Flavia Agnes

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