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I PARTNER E LE AZIONI PILOTA

 

 

 

 

 

 

 

  1. VILLE D'AJACCIO
  2. PROVINCIA DI LIVORNO
  3. COMUNE DI PORTOFERRAIO
  4. COMUNE DI OLBIA
  5. COMUNE DI SAVONA
  6. REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

 

 QUalità dell’acqua attraverso Attività
de Limitazione e di d’Identificazione
degli inquinanti nei Porti e l’Organisazione
di Risorse Transfrontaliere Innovative

 

 
 I porti turistici nell’area di cooperazione transfrontaliera sono direttamente colpiti dall’inquinamento delle acque reflue scaricate nei loro bacini, tanto più che questi si trovano nelle aree urbane.
Il partenariato QUALIPORTI si impegna, attraverso l’attuazione di questo progetto, a studiare e analizzare le acque dei porti interessati, in particolare al fine di definire con precisione il tipo di inquinanti presenti, i loro contenuti e le loro origine. La realizzazione di questa prima fase consentirà lo scambio e il trasferimento di buone pratiche tra i partner, nell’ambito della governance dei porti turistici.

 Sulla base di questi rapporti sulla situazione, il partenariato prevede di :
- Definire gli orientamenti strategici, sotto l’egida della Provincia di Livorno, per l’implementazione di una forma concertata di governance locale specifica per ciascun porto, nell’ambito di un approccio partecipativo condotto localmente.
- attuare un piano di azione comune per la riduzione e l’eliminazione degli scarichi di acque reflue, sotto la  responsabilità della Regione Autonoma della Sardegna.


Ogni marina partner attua anche azioni pilota, coerentemente con il piano d’azione congiunto, utilizzando sistemi digitali «intelligenti» per garantire la gestione e l’informazione sulla qualità delle acque. Queste azioni pilota sono presentate in questo documento.
Con l’obiettivo della trasferibilità dei risultati del progetto, sarà anche istituito un sistema per valutare la qualità delle acque portuali, al fine di identificare le azioni pilota più efficaci in modo che possano essere eventualmente replicate.

 

 

Città di Ajaccio

 

Azione pilota:

 

RIDURRE L’IMPATTO DELLE ATTIVITÀ UMANE
SULL’AMBIENTE NELL’AREA PORTUALE



L'azione pilota è volta al “disinquinamento” del bacino portuale tramite l'acquisizione e il posizionamento nell’area portuale di apparecchiature di stoc­caggio e gestione dei rifiuti, al fine di garantire la prote­zione delle acque portuali. Istituisce  un’applicazione digitale destinata agli utenti portuali, volta a renderli consapevoli della pulizia delle acque del porto e delle azioni appro­priate da intraprendere, al fine di prevenire qualsiasi in­quinamento; Sviluppa un sensore di allarme per l’inqui­namento dell’acqua (affidato al laboratorio dell’Università della Corsica / Stella Mare) - da posizionare nel capitano del porto Charles Ornano, al fine di avvisare in tempo reale della presenza di inquinanti nel le acque del porto. Al termine dell'implementazione delle strumentazioni, grazie al progetto Qualiporti, il porto avrà diritto alla «Certificazione europea dei porti puliti».

 

 

Comune di Portoferraio

Azione pilota:

MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINE ATTRAVERSO
FILTRATORI BENTONICI


L’azione pilota prevede la definizione di un “innovativo” siste­ma di monitoraggio della qualità delle acque marine, basato sull’utilizzo di “Nature-base solutions”, che si realizzerà attra­verso il ripristino di specifiche comunità marine, quali quelle costituite da organismi filtratori (es. bivalvi e spugne), per ri­durre il carico batterico ed organico e la concentrazione di metalli nelle acque del porto di Portoferraio (Isola d’Elba, LI). L’azione pilota si realizzerà in 5 fasi :
• Identificazione delle specie target.
• Test in laboratorio e sul campo.
• Messa in mare
• Monitoraggio.
• Attività didattiche e di divulgazione.

 

 Comune di Olbia 

 

 

 azione pilota:

RIDUZIONE DELLE PLASTICHE NELLE ACQUE DEL GOLFO DI OLBIA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI CESTINI GALLEGGIANTI POSIZIONATI IN PUNTI STRATEGICI

 L’azione pilota del Comune di Olbia prevede di installare alcuni seabin, ovvero cestini galleggianti che risucchiano e raccolgono rifiuti dall’acqua, incluse le plastiche. I sea­bin* saranno posizionati in punti strategici, dove, grazie all’azione spontanea del vento e delle correnti, si creano maggiori accumuli di rifiuti. L’efficacia dei “cestini” sarà monitorata attraverso l’uso di stazioni metereologiche, in modo da poter riposizionare gli stessi nelle aree sog­gette a maggior accumulo.
cestini dei mari

 

 

 Città di Savona

azione pilota:

RIDURRE L’INQUINAMENTO DELLE ACQUE
DELLE AREE PORTUALI TRAMITE L’ADOZIONE
DI SOLUZIONI ECOLOGICHE ED INNOVATIVE

ll Comune di Savona nell’ambito del progetto “QUALIPORTI” è parte attiva, nella realizzazione di una azione pilota, tramite la sperimentazione di soluzioni tecniche per lo smaltimento dei piccoli detriti galleggianti (comprese le microplastiche), ma anche olii, carburanti e detergenti che insistono sul pelo libero della superficie marina, da collocare nei pressi dei moli e delle banchine del Porticciolo Turistico della Vecchia Darsena di Savona. Tale azione è realizzata mediante la posa di “cestini galleggianti”.

 

 



Il sistema è molto semplice. Un cestino viene collocato in acqua e fissato ad un pontile galleggiante. È collegato a una pompa che crea un flusso d’acqua nel contenitore portando con sé tutti i rifiuti galleggianti ed i detriti. Questi ultimi vengono raccolti in un sacchetto di fibra naturale e l’acqua viene aspirata dalla parte inferiore del bidone e fino alla pompa dell’acqua dove viene poi immessa nuovamente nel porto. Un processo costante, in funzione 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 365 giorni l’anno. All’interno del cestino vi è inoltre un filtro per separare l’acqua e gli oli, in modo da far rifluire in mare solamente l’acqua pulita. Il dispositivo fa tutto autonomamente: l’essere umano dovrà solo preoccuparsi di cambiare il sacchetto una volta che è pieno. Un po’ come funziona con l’aspirapolvere.

 

 


POSIZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI






Attualmente il problema dell’inquinamento degli oceani viene affrontato attraverso l’utilizzo di navi per la raccolta dei rifiuti che navigano da un porto all’altro raccogliendo la spazzatura. Si tratta di un sistema molto costoso e che va bene per le grosse quantità di spazzatura ma meno per raccogliere i piccoli detriti, in particolare le microplastiche. Al fine di monitorare la qualità delle acque e quindi l’efficacia del progetto è stato previsto un sistema di monitoraggio fisso posizionato all’interno del porticciolo turistico della Vecchia Darsena di Savona..  Lo scopo del progetto è quello di ridurre l'inquinamento nei porticcioli, e  pertanto, si sono inserite nel contesto delle azioni tresversali, che, oltre ad un beneficio immediato, come la  pulizia straordinaria della rete delle acque bianche che insiste nell’area periportuale, facciano da “momento di Riflessione” per gli utenti, si è infatti deciso di  applicare in corrispondenza delle caditoie esistenti delle targhe con messaggi sensibili quali “Non gettare niente, il mare inizia da qui”.  L'auspicio è quello di disincentivare  comportamenti non rispettosi dell’ambiente.