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Assistere l’aDAttamento ai cambiamenti climatici

dei sistemi urbani dello sPazio di cooperazione

Transfrontaliera

 

 

 

PREMESSA E CONTESTO DI RIFERIMENTO

L’espandersi delle aree urbane con ritmi sempre più crescenti pone problemi che riguardano l’acqua, sia come risorsa, che come fattore di rischio. La sostituzione di aree verdi con ampi comprensori edificati modifica le condizioni di drenaggio e spesso, solo in occasione di precipitazioni intense, ci si rende conto di come l’impatto di tali modifiche, in condizione di cambiamento climatico, venga di norma sottovaluto.L’acqua, oltre che rappresentare un elemento essenziale per la vita dell’uomo da proteggere e tutelare (Direttiva Quadro “Acque” 2000/60/CE), può trasformarsi in un fattore di rischio per la sicurezza delle persone, e di danno per le attività economiche e sociali (Direttiva Quadro “Alluvioni” 2007/60/CE). L’intento della direttiva è quello di ottenere un quadro di riferimento omogeneo a scala europea per la gestione dei fenomeni alluvionali e la riduzione dei rischi soprattutto per la vita e la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture. La direttiva tiene conto delle diverse tipologie di inondazioni che colpiscono i territori e quindi, oltre a quelle causate dallo straripamento dei fiumi, si applica anche alle inondazioni localizzate come le “flash floods” e le alluvioni urbane.

Le inondazioni hanno all’origine una combinazione di fenomeni meteorologici e idrologici estremi che spesso sono influenzati da fattori antropici a partire dall’uso del suolo. Come sottolineato nella direttiva, la crescente urbanizzazione, la concentrata presenza di attività economiche nelle aree di esondazione, la riduzione della capacità di ritenzione idrica dei suoli causata dalla impermeabilizzazione di superfici sempre più ampie, e i cambiamenti climatici sono tutti fattori che contribuiscono ad aumentare la probabilità di inondazioni e ad aggravarne gli impatti negativi su persone e cose.

Esiste un rapporto diretto tra le sfide del cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile delle città, e dei sistemi urbani in genere. Le città rappresentano la dimensione territoriale in cui si concentrano, da un lato le maggiori quantità di emissioni di CO2 in atmosfera, e dall’altro i maggiori rischi e impatti derivanti dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici. I recenti eventi meteorologici avversi che hanno colpito molte città dello spazio di cooperazione transfrontaliera hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di qualificare l’azione delle Amministrazioni locali per rafforzare la resilienza delle città ai cambiamenti climatici attraverso l’adozione di un approccio olistico in grado di integrare e rendere coerenti tra loro gli interventi finalizzati alla prevenzione, alla gestione del rischio climatico e alla pianificazione sostenibile del territorio urbano. E’ quindi fondamentale sostenere l’adozione di approcci innovativi finalizzati alla predisposizione di strategie sull’adattamento dei sistemi urbani agli effetti dei cambiamenti e dei rischi climatici. (“Libro Bianco CE 2009:

L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo” e “La strategia europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici – 2013”) ll rischio climatico è il prodotto complesso dell’interazione tra la vulnerabilità (livello a cui un sistema umano o naturale è predisposto per subire gli impatti negativi dei cambiamenti climatici), l’esposizione del territorio agli impatti climatici (presenza di persone, ecosistemi, servizi, infrastrutture, attività socio-economiche e culturali, che possono essere esposti agli impatti negativi dei cambiamenti climatici) e i pericoli provocati dal clima e dai cambiamenti climatici (eventi climatici estremi).

Adattamento” significa ridurre il rischio e i danni derivanti dagli impatti negativi (presenti e futuri) dei cambiamenti climatici in maniera efficace dal punto di vista socio-economico, sfruttando allo stesso tempo i potenziali benefici della situazione. “Prevenire gli impatti” significa invece ridurre l’ammontare dei danni e dei costi dei futuri ed eventuali disastri. L’adattamento si realizza attraverso l’elaborazione di strategie locali da attuarsi mediante piani di azione. Nell’ambito del processo finalizzato a sostenere l’adattamento dei sistemi urbani ai cambiamenti climatici è fondamentale prendere in considerazione anche le cause che determinano i cambiamenti climatici, programmando interventi nell’ottica della mitigazione dei cambiamenti climatici, un approccio finalizzato alla riduzione dei gas ad effetto serra. Sia i piani di adattamento, sia quelli di mitigazione

se sviluppati separatamente non possono evitare gli impatti dei cambiamenti climatici. Una loro pianificazione congiunta, e complementare, può invece ridurre significativamente i rischi derivanti dai cambiamenti climatici.

 

OBIETTIVO GENERALE

Migliorare la capacità delle Amministrazioni Comunali dello spazio transfrontaliero di prevenire e gestire irischi derivanti dai cambiamenti climatici, con specifico riferimento alle alluvione urbane, attraverso azionivolte al rafforzamento delle conoscenze e delle competenze degli attori istituzionali e della società civile, alladefinizione di strategie e piani di adattamento, e allarealizzazione di azioni pilota per la riduzione dei rischi e dei danni.

 

OBIETTIVI SPECIFICI

Aumentare il livello di sensibilizzazione, di conoscenza e di partecipazione delle istituzioni e della società civile

Aumentare le conoscenze disponibili in tema di adattamento e gestione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambito urbano, colmando le lacune, rendendo più accessibili le informazioni alla società civile, in particolare attraverso la creazione di piattaforme sul modello “Climate-ADAPT”.

 

Promuovere azioni efficaci nell’ambito della pianificazione urbana, della prevenzione e gestione degli effetti dei cambiamenti climatici

Assistere i Comuni dello spazio di cooperazione transfrontaliera nella definizione di processi innovativi ed efficaci nell’ambito della pianificazione urbana, della prevenzione e gestione degli effetti dei cambiamenti climatici esortandoli ad adottare strategie e piani di adattamento, e promuovendo impegni su base volontaria per l’adattamento urbano sul modello “Mayors Adapt”.

 

Attuare le misure di adattamento nell’ambito dei piani di sviluppoamministrazioni comunali dello spazio transfrontaliero

Attuare azioni pilota finalizzate ad aumentare la resilienza ai rischi climatici delle infrastrutture, delle attività economiche e sociali dei sistemi urbani coinvolti nel progetto, con specifico riferimento alle alluvioni da acque meteoriche.

 

RISULATI ATTESI

  • analisi delle dinamiche del cambiamento climatico nei sistemi urbani coinvolti: vulnerabilità, rischi, opportunità;

  • realizzazione di un sistema informativo integrato finalizzato alla produzione di nuove informazioni e soluzioni sui rischi climatici, nonché ad una maggiore mobilitazione e consapevolezza delle autorità locali, dei cittadini e delle imprese circa i rischi connessi al cambiamento climatico;

  • realizzazione di applicazioni web interattive e di strumenti di comunicazione per la più ampia diffusione del progetto e dei suoi risultati;

  • definizione di linee guida per la realizzazione delle strategie e dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, compresa una metodologia per la valutazione tecnica ed economica delle azioni realizzate;

  • predisposizione di strategie e piani di azione sull’ adattamento ai cambiamenti climatici dei sistemi urbani coinvolti nel progetto, con particolare attenzione ai rischi derivanti dalle alluvioni da acque meteoriche;

  • attuazione di azioni–pilota in riferimento ai piani di azione, da concordare e realizzare con attori pubblici e privati.

 

ATTIVITA’

In aggiunta alle attività di “gestione e comunicazione” è prevista la realizzazione delle seguenti azioni:

  1. Baseline, partecipazione e capacity building

                  Mappatura e analisi delle policies e delle buone pratiche realizzate in ambito nazionale, europeo e internazionale;

    • Definizione di processi e strumenti finalizzati ad aumentare la partecipazione e la consapevolezza sui rischi connessi ai cambiamenti climatici da parte degli stakeholder istituzionali, economici e sociali dei sistemi urbani;

    • Adesione dei Comuni partecipanti al progetto all’iniziativa europea “Sindaci per l’adattamento”;

    • Realizzazione di azioni di “capacity building” finalizzate alla qualificazione delle competenze degli attori pubblici, degli attori socio-economici e dei cittadini su tematiche relative all’adattamento ai rischi climatici e alla protezione civile;

       

  1. Definizione della strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici

    • Definizione del profilo climatico di ciascuno dei sistemi urbani coinvolti (compresa la valutazione dei rischi e della vulnerabilità ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alle alluvioni urbane).

    • Identificazione e valutazione delle opzioni di adattamento ai cambiamenti climatici e caratterizzazione delle linee guida per la predisposizione delle strategia per l’adattamento ai cambiamenti climatici (compreso il processo di mitigazione);

    • Predisposizione di una strategia per supportare l’adattamento ai cambiamenti climatici dei sistemi urbani coinvolti (compresa l’allerta precoce e il monitoraggio sul rischio idrologico in ambito urbano).

       

       3. Sviluppo e capitalizzazione delle azioni

 

    • Predisposizione di piani d’azione sull’adattamento ai cambiamenti climatici (con particolare attenzione alle alluvioni urbane) in ciascuno dei sistemi urbani coinvolti;

    • Predisposizione di un sistema comune di monitoraggio e valutazione sull’avanzamento del processo di adattamento ai cambiamenti climatici;

    • Realizzazione di azioni pilota innovative nell’ambito dell’adattamento, della prevenzione e della gestione dei rischi climatici come le alluvioni urbane da acque meteoriche. Le azioni pilota devono essere collegate ai piani d’azione, e prevedere interventi coerenti con gli esempi di seguito riportati:

       

      PARTENARIATO

      1. ANCI TOSCANA (capofila)

      2. comune di Livorno

      3. comune di Rosignano

      4. CISPEL

      5. comune di Alghero

      6. comune di Sassari

      7. comune di Oristano

      8. comune di La Spezia

      9. comune di Savona

      10. comune di Vado Ligure

      11. communautè d'Agglomeration de Bastia

      12. Ville d'Ajaccio

      13. Département du var

      14. fondazione CIMA

       

       

      AZIONI PILOTA

      L'obiettivo delle azioni pilota è di realizzare buone pratiche per massimizzare replicabilità e capitalizzazione di ADAPT e di migliorare la sicurezza della popolazione e delle attività , aumentando la resilienza urbana alle conseguenze dei cambiamenti climatici, con riferimento alle alluvioni da acque meteoriche.

       

      ADAPT prevede quattro tipologie di azioni pilota, caratterizzate come:

       

      A) modelli di gestione di ecosistemi verdi periurbani/urbani per migliorarne la capacità di drenaggio dell'acqua piovana, riducendi il rischio alluvionale nelle aree urbane contigue,

      B) infrastrutture drenanti per aumentare la capacità di drenaggio dei sistemi urbani, riducendo gli impatti di alluvioni da acque meteoriche

      C) sistemi di monitoraggio/informativi per migliorare la capacità di risposta dei dei sistemi urbani a rischio alluvionale;

      D) modello di validazione degli interventi di adattamento, per valutarne la coerenza con i piani locali.